sabato 12 gennaio 2008

Ratzinger critica il degrado di Roma, poi fa un passo indietro-Contestazione dei professori della "Sapienza" contro la sua visita







Papa Ratzinger, proprio non sopporta l'idea di dover rinunciare a interferire nelle vicende politiche e amministrative dello Stato Italiano, che, generosamente, continua a garantirgli un pezzo del proprio territorio. Il pontefice ha prima criticato, in un incontro ufficiale con il sindaco-segretario pd, il degrado della città, poi, allarmato dalla strumentalizzazione della destra eversiva che compone la gran parte dell'opposizione parlamentare, ha smorzato i toni dicendo che la sua non voleva essere una critica all'amministrazione cittadina. Veltroni, timoroso di non essere stato abbastanza servile, come in occasione di un incontro col segretario di stato vaticano Bertone, al quale ha assicurato di affossare il registro delle unioni civili, ha tirato un sospiro di sollievo. Ma la questione che da alcuni, è stata letta giustamente come uno dei tentativi dell'ultrareazionario pontefice a ristabilire una sorta di continuità col potere temporale, a nostro avviso va letta in altra chiave. E' un tentativo di forzare ulteriormente le decisioni dello Stato in materia di diritti civili, un modo per far pesare ancora di più le pressioni di oltretevere sulle nuove norme in materia di unioni di fatto, una velata minaccia per dire a Veltroni, in questo caso segretario del pd e probabile successore di Prodi, attenzione a come ti muovi, vedi, non abbiamo paura di colpirti frontalmente e pubblicamente, se le unioni di fatto saranno tutelate al pari della famiglia"tradizionale" questa critica è solo un assaggio di quello che potremmo scatenare.
Da un altro versante, ci conforta una buona notizia, i fisici dell'università "La Sapienza" hanno contestato l'invito e la visita di Benedetto XVI all'università. Per gli scienziati, la presenza di Ratzinger all'ateneo sarebbe offensivo, visto che nel 1990, l'allora cardinal Ratzinger ebbe a dichiarare che il processo a Galileo fu "giusto e ragionevole". La dichiarazione si commenta da sola!Pensare che il suo diretto superiore, Giovanni Paolo II, dopo appena quattrocento anni, avrebbe ammesso che la Chiesa fu ingiusta con Galileo e lo "riabilitò". Pensare che il povero scienziato di Arcetri, da credente cercò in tutti i modi di interpretare le teorie copernicane alla luce delle affermazioni della Bibbia e non potette farlo perchè suscitò la gelosia dei teologi tromboni del suo tempo.
Ad accrescere la reazione irritata dei docenti della Sapienza sono le posizioni oltranziste di Ratzinger, che, partendo da una posizione anti-evoluzionista, produce nell'ultima enciclica argomentazioni quanto meno discutibili che vedono il progresso scientifico soccombere dinanzi al dubbio di natura dogmatica. Per gli stessi motivi, gli studenti di altre università sarebbero pronti a manifestare contro l'arrivo del papa nell'ateneo e ad azioni clamorose. Speriamo che la grande intelligenza di Sua Santità, lo spinga a desistere dalla visita e a rivedere le sue posizioni o, quantomeno ad esprimerle in maniera meno fondamentalista. Dall'altro canto ci conforta che finalmente le voci del dissenso inizino a farsi sentire.

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