mercoledì 16 gennaio 2008

Mastella indagato, la moglie agli arresti e... insultano i giudici


Io so.
Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato "golpe" (e che in realtа и una serie di "golpe" istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.
Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974.
Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di "golpe", sia i neo-fascisti autori materiali delle prime stragi, sia infine, gli "ignoti" autori materiali delle stragi piщ recenti.
Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi, opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969) e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974).
Io so i nomi del gruppo di potenti, che, con l'aiuto della Cia (e in second'ordine dei colonnelli greci della mafia), hanno prima creato (del resto miseramente fallendo) una crociata anticomunista, a tamponare il '68, e in seguito, sempre con l'aiuto e per ispirazione della Cia, si sono ricostituiti una verginitа antifascista, a tamponare il disastro del "referendum".
Io so i nomi di coloro che, tra una Messa e l'altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica a vecchi generali (per tenere in piedi, di riserva, l'organizzazione di un potenziale colpo di Stato), a giovani neo-fascisti, anzi neo-nazisti (per creare in concreto la tensione anticomunista) e infine criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione antifascista). Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici come quel generale della Forestale che operava, alquanto operettisticamente, a Cittа Ducale (mentre i boschi italiani bruciavano), o a dei personaggio grigi e puramente organizzativi come il generale Miceli.
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocitа fasciste e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killer e sicari.
Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli.
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perchй sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciт che succede, di conoscere tutto ciт che se ne scrive, di immaginare tutto ciт che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica lа dove sembrano regnare l'arbitrarietа, la follia e il mistero.(Pier Paolo Pasolini - Corriere della Sera 14 novembre 1974)


La notizia del giorno è Mastella indagato e la moglie agli arresti domiciliari.
Mi sembra giusto non entrare nel merito delle accuse, c'è una magistratura che indagherà e appurerà la fondatezza o meno delle notizie di reato.
Il fatto assurdo in questo paese che assomiglia sempre più all'Italia degli anni Ottanta dominata dalla questione immorale è che la politica è parte attiva ormai di un'ingranaggio capitalista. Una volta, le multinazionali sceglievano i propri referenti politici, ora questi ultimi sono diretta espressione di quel mondo(vedi Berlusconi e Bush) o giocano in finanza in combutta con esso. Quando un magistrato, solo perchè fa il suo mestiere, esattamente come lo spazzino fa il suo pulendo le strade, indaga i politici, questi ormai paghi della lezione dello psiconano, gridano al complotto o alla campagna diffamatoria alimentata dall'odio. L'odio e l'invidia, l'amore, il sesso torbido ed altre categorie "beautifuliane" muovono i ragionamenti di questi politicanti d'assalto. Nessuno che ammetta, anche lontanamente, che se un magistrto apre un fascicolo su qualcuno, forse questo qualcuno, qualcosa l'avrà pur fatta! Niente! ormai il vittimismo, Papa Ratzinger fa scuola, è un arma politica. Oggi Mastella davanti alla Camera dei Deputati dichiarava che tra l'amore e la politica sceglie l'amore. L'indegno spettacolo dell'intero parlamento che considera i giudici rei di alto tradimento avremmo voluto che ci fosse risparmiata. Invece no, come direbbe il simpatico Lucarelli, l'ex portaborse di Forlani,(solo per rinfrescare la memoria ai lettori) Pierferdinando Casini affermava che siamo in pieno pericolo democratico. La Lega, dal canto suo, invitava il ministro ad unirsi nella battaglia contro quei delinquenti dei giudici: bisognava secondo loro, lasciare intatta la vergognosa riforma della giustizia che porta il nome dell'ingegner Castelli. Una riforma, che, nei fatti, avrebbe visto i pubblici ministeri sottoposti all'esecutivo. E tutti, da destra e sinistra erano solidali col ministro, che, secondo noi, per calcolo politico, ha rassegnato le dimissioni a Prodi, sapendo benissimo che il "semaforo" Prodi, avrebbe respinto la decisione, e commettendo una grave scorrettezza istituzionale, visto che la Costituzione assegna al Capo dello Stato, il potere di nomina dei ministri, e di consguenza, le dimissioni andavano presentate a Napolitano.
Mai ci saremmo aspettati che il governo di quel centrosinistra che ha sempre criticato le intimidazioni mafiose dell'amico dello stalliere Mangano ai magistrati(Berlusconi ndr) si potesse inserire sullo stesso filone culturale antropologico dello psiconano, quello, che per intenderci, disse che i magistrati sono antropologicamente diversi e pazzi per fare un mestiere del genere.
Mai ci saremmo aspettati che il capo del Governo avesse potuto respingere, le dimissioni di Mastella, seppur come atto dovuto, perchè, così, di fatto, si accoda ai suoi colleghi che hanno massacrato l'onorabilità dei giudici. E pare che a questa continua aggressione i cittadini si stiano abituando e l'opinione pubblica, grazie ai rappresentati (moltissimi inquisiti e condannati da questi giudici impuniti) del popolo, si stiano disaffezionando ai servitori dello stato, agli assassinati dalla mafia come Falcone e Borsellino. Il governo e l'opposizione, le alte cariche dello Stato si sono unite in una alleanza perversa contro la magistratura solo per difendere, a questo punto, interessi che forse reputano più importanti della cosa pubblica, interessi molto più grandi della loro stessa autorità e che, per un motivo o per un altro li tengono sotto scacco. E di quest' intreccio sordido di affari e politica, ne fanno le spese l'onorabilità e il rispetto dell'unico potere garante della Costituzione e dell'equilibrio dei poteri, la magistratura, che già tanto sangue ha versato per onorare questo paese depredato e mutilato dalla delinquenza e da amministratori poco degni dei propri amministrati.

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