mercoledì 23 gennaio 2008

60°Anniversario della Costituzione-Addio al "comandante Bulow", Arrigo Boldrini

Solo per oggi, vorremmo allontanarci dalla palude politico-affaristica italiana per toccare un argomento finalmente alto: il 6O° Anniversario della Costituzione Repubblicana.



Oggi il Capo dello Stato, il presidente Napolitano ha commemorato la nascita della carta costituzionale davanti al parlamento riunito in seduta comune.Oltre ai soliti appelli al dialogo, secondo me delegittimati dal comportamento arrogante e opportunista della destra eversiva che siede nei banchi di Montecitorio e a Palazzo Madama, il presidente si è soffermato nel ricordo di un grande italiano:
Arrigo Boldrini, detto il "comandante Bulow", deceduto, scherzo crudele del destino proprio alla vigilia di questa ricorrenza storica. Il comandante Bulow, infatti, è stato un eroe nazionale, un comandante partigiano, decorato dagli inglesi con la medaglia d'oro al valor militare.E di questa Costituzione, tanto vituperata, ma che racchiude in sè i modelli perfetti della democrazia, Boldrini fu un redattore. Padre costituente, comunista, fu compagno di battaglia di Zaccagnini, detto in codice Tommaso Moro. Parliamo di persone lontane anni luce da quest'italietta da quattro soldi, legata al proprio tornaconto, incolta, intollerante e razzista, l'opposto di quello spirito di comunità di valori(quelli sì condivisi) tra laici e cattolici, alla ricerca e in lotta per un bene inprescindibile dall'uomo, la libertà. Non a caso, un giorno, un altro eroe, Sandro Pertini, ebbe a dire, che il suo socialismo era un socialismo intriso di giustizia sociale e libertà. Libertà, intesa in tutte le forme di affrancamento di ogni genere di tirannia, quella dei regimi, dei padroni, delle multinazionali. Perchè, continuava l'amato presidente ligure:"se un uomo è libero, ma oppresso dalla povertà, umiliato dai debiti, non è davvero libero" può sembrare banale, lapalissiano, ma stiamo parlando nel 2008 e le morti sul lavoro sono diventate una strage, Confindustria e i suoi sodali demonizzano i sindacati e i lavoratori a progetto aumentano in maniera spaventosa, la tutela del lavoro diventa insostenibile. La povertà di una buona parte di famiglie è un dato di fatto. Ecco allora la drammatica attualità del messaggio dei combattenti per la libertà, i partigiani, che hanno posto come loro primo obiettivo la libertà dalla tirannide perchè senza questa, non potevano discenderne le altre. Quindi i cittadini e le istituzioni repubblicane, nel giorno dell'anniversario della Costituzione, devono essere autocritiche nelle numerose deroghe concesse ai teatrini, agli affarucci, alle raccomandazioni e ai cambi di schieramento vari. Rinnegare il proprio passato è rinnegare sè stessi, il proprio sangue, e anche il sangue di coloro, che come Boldrini, Pertini e tantissimi altri nomi illustri della Repubblica, combatterono contro i nazisti e sacrificarono la loro vita(ci pensino Veltroni, Fassino, D'Alema, Mussi, Angius, anche Diliberto, Bertinotti e Giordano)

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