lunedì 21 gennaio 2008

Bagnasco critica l'Italia

Da questo post in poi, quando l'argomento, come oggi è la Chiesa e l'ingerenza di quest'ultima nella politica e nell'amministrazione dello Stato, non includerò immagini di ecclesiastici vari, per non dar loro ulteriore spazio e pubblicità, in un paese dove ormai il papa è l'editorialista dei tg e dei quotidiani.
Di fatto, l'Italia è gestita dal Vaticano. Siamo l'equivalente occidentale dell'Iran, dove, per definizione si è in un regime teocratico. I giornali, le televisioni, gli opinionisti e servi vari del Vaticano, continuano giustamente a dare spazio ai catto-fascisti d'oltretevere, ma senza che un deciso, vero, scientifico contraddittorio gli sia contrapposto. Così i gendarmi dei credenti, i nuovi sanfedisti, maciullano i diritti delle persone nelle loro argomentazioni medievali e con i loro attegiamenti vittimisti. Ieri abbiamo assistito a Piazza San Pietro al raduno di quelli che dovevano essere i sostenitori del papa, roba da guelfi e ghibellini, se in mezzo ai ghibellini, se in mezzo ai ghibellini, non si fossero presentati Andreotti, Casini(già portaborse del plurinquisito Forlani e divorziato, quindi in peccato mortale secondo la Chiesa), La Russa e fascisti di Forza Nuova. Oddio, il papa deve essere un po' imbarazato ad essere sostenuto da costoro e non da San Francesco...
Ma veniamo ad oggi 20 gennaio 2008, Bagnasco, presidente della C.E.I., invece di pensare alle numerose questioni, che affollano(supponiamo, perchè se così non fosse sarebbe triste) l'agenda del responsabile del consesso dei vescovi italiani, ha criticato l'Italia, definendolo un paese sfilacciato. Non si è lasciato sfuggire l'occasione per dire che secondo lui è stato il governo ad aizzare gli studenti e i professori contro l'ingresso del povero papa alla Sapienza. Questo si che sarebbe un fatto rivoluzionario!!! Prodi che si è quasi messo in ginocchio davanti al romano pontefice, Napolitano che ha mandato una lettera di scuse(di cosa dovesse scusarsi un Capo dello Stato verso un altro Capo di Stato, non lo sappiamo) e ministri vari che si sono lacerati le vesti per quello che secondo loro, sarebbe stata un'offesa di lesa maestà, avrebbero sobillato la folla contro il vecchio e indifeso vescovo di Roma! Sarebbe una farsa, se non si trattasse di una vera, grande tragedia di questo paese, che non riuscendo a trovare una classe dirigente degna di questo nome, si fa strumentalizzare dai politicanti che, pur di restare ancorati alle loro poltrone, in una sorta di reazione uguale e contraria all'azione politica del papa che altro non fa che cercare di restare a galla, cerca in tutti i modi di inimicarsi i potenti numerari dell'Opus Dei, e i forti gruppi di pressione cattolica.

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